Nel campo dei metalli non ferrosi, il tasso di volatilità dei prezzi si mantiene alto. Inoltre, è interessato da un forte rincaro soprattutto del nickel e dell’alluminio, a fronte di una domanda in crescita e di una disponibilità sempre più ridotta. Per questo motivo, le aziende del comparto industriale mettono in guardia per scongiurare un pericolo di aumento dell’inflazione.
L’Indice LMEX ha chiuso in ribasso trascinato dal rame che si attesta a 9.552.20 dollari la tonnellata sul London Metal Exchange (LME), con una contrazione del -3,20% rispetto al mese di maggio.
Per il nickel si assiste invece a una ripresa dei prezzi: la quotazione a giugno raggiunge i 17.909.00 dollari, in salita del 6,72% in confronto al mese precedente.
Passando allo zinco i valori crescono a 2.986.50 dollari la tonnellata con una crescita dell’1,87% in raffronto a maggio.
Tra i metalli non ferrosi in crescita, troviamo l’alluminio, che vede di nuovo un rialzo che si attesta a 2.458.50 dollari la tonnellata, con una variazione mensile positiva del 6,63%.