Nel corso del mese di settembre, a dispetto del trend altalenante dei prezzi, si registra un nuovo aumento generale delle quotazioni dei metalli di base, soprattutto per l’alluminio, che non accenna ad arrestare la sua corsa rialzista iniziata a luglio.
Nel dettaglio, dopo l’impennata record fino al picco di 2,949 dollari del 13 settembre, prosegue il suo trend positivo e registra una crescita mensile dell’8% (2888 $/ton).
Complice l’ascesa delle importazioni cinesi, il rincaro delle quotazioni di alluminio è strettamente connesso al marcato calo delle riserve, sostenuto anche dalle nuove politiche energetiche implementate in Cina. Il processo per ottenere il metallo, infatti, necessita di ingenti quantità di energia e le industrie di alcune regioni (come Mongolia interna e Xinjiang) hanno dovuto diminuirne la produzione.
Prezzi in crescita anche per lo zinco, i cui valori si attestano a 3,093 dollari la tonnellata con un incremento del 3,7% in raffronto ad agosto.
Passando al rame, invece, le quotazioni chiudono in calo dello 0,1% a 9,341 dollari la tonnellata sul London Metal Exchange (LME).
Infine, anche per il nickel si assiste a una lieve flessione: i prezzi raggiungono valori di 18.910 dollari, in discesa dello 0,1% in confronto al mese precedente.