Il 2020 ha lasciato un segno profondo nelle nostre vite e sarà ricordato da tutti come un anno funesto per le economie di gran parte dei Paesi occidentali.
Tutti i dati sono concordi nell’affermare che l’impatto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto notevoli ripercussioni negative su molteplici comparti produttivi. Nemmeno il settore automotive è stato risparmiato dalla crisi generalizzata e gli effetti non hanno tardato a farsi sentire sul mercato delle vetture nuove e usate.
Mercato automotive 2020: la crisi con immatricolazioni auto al minimo storico
L’inizio del 2020 non è stato dei più positivi per le vendite automobilistiche in Europa, ma l’avvento inaspettato del Coronavirus ha completamente stravolto gli scenari, facendo crollare ai minimi storici un intero comparto già in crisi da tempo.
I primi mesi dello scorso anno, in particolare modo tra aprile e marzo, avevano visto un arresto pressoché totale delle nuove immatricolazioni.
A dispetto di qualche debole segnale positivo, il mercato automobilistico non è più riuscito a recuperare terreno e ha chiuso il 2020 con un tracollo senza precedenti: 1.381.496 immatricolazioni (mezzo milione in meno rispetto all’anno scorso) e una pesante contrazione del 27,93%. Solo grazie agli incentivi promossi dal Governo, l’automotive ha potuto assistere a un lieve rialzo dei numeri.
Vediamo, quindi, nel dettaglio i numeri dell’andamento del mercato italiano delle autovetture nell’anno appena concluso.
Secondo i dati pubblicati da UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, a gennaio e febbraio 2020, le immatricolazioni nuove hanno segnato rispettivamente una diminuzione del 5,9% (155.528) e dell’8,8% (162.793) rispetto ai periodi corrispettivi del 2019.
Il sopraggiungere della prima ondata della pandemia a marzo ha innescato un imprevisto shock sistematico, aggravato poi dai divieti di spostamenti imposti dal lockdown, dalla chiusura forzata delle concessionarie e dall’inevitabile crollo di tutti e cinque i major market europei (Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Italia).
Nel terzo mese del 2020, dunque, il mercato auto vede un drammatico collasso di portata storica con un calo dell’85,4% e una perdita di quasi 166.000 unità in confronto a marzo 2019. Passando ad aprile, invece, le immatricolazioni vanno letteralmente a picco: una caduta vertiginosa del 97,55% con appena 4.279 unità contro le 174.924 dello stesso periodo dell’anno precedente. A maggio, nonostante la riapertura delle attività economiche, dopo quasi due mesi di totale lockdown, il mercato delle autovetture fa registrare un crollo del targato del 49,6% (99.711) e una caduta degli ordini del 60%. Nel cumulato gennaio-maggio, quindi, la flessione è del 50,4%: da 910.872 si passa a 451.366 unità.
Seppur ancora in negativo, si evidenzia un’inversione di tendenza nei mesi di giugno e luglio, che si presentano in netta ripresa con una variazione rispettiva di -23,13% e -11,01%. Questo trend in salita continua anche ad agosto (-0,4%) e settembre (+9,5%), grazie soprattutto ai nuovi bonus del decreto Agosto.
Tuttavia, terminato l’effetto degli incentivi estivi, dopo un ottobre con segno negativo, le immatricolazioni di nuovi veicoli tornano in rosso con un decremento dell‘8,3% a novembre e del 14% a dicembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2019.
Mercato automotive 2021: i primi segnali di ripresa
Dopo un 2020 da dimenticare per il comparto automotive, l’ACEA (Associazione dei Costruttori Auto Europei), grazie anche alla diffusione dei vaccini contro il Covid-19, confida in un 2021 all’insegna della ripresa e del cambiamento.
Infatti, per quanto il primo bimestre sia stato ancora segnato dai postumi della pandemia (-14% a gennaio e -12,3% a febbraio), la seconda parte dell’anno dovrebbe vedere una svolta decisa con un aumento delle vendite del 10% rispetto all’anno precedente. I principali fattori positivi per la ripresa saranno:
- nuovi incentivi introdotti con la Legge di Bilancio
- arrivo dei primi fondi europei del Next Generation EU
- primi effetti dell’Ecobonus e Superbonus
- graduale recupero di noleggio a breve termine
- forte crescita del noleggio a lungo termine
Il segmento chiave per il tanto atteso rilancio sarà quello delle vetture elettrificate.
Nel 2020, infatti, nonostante il crollo della domanda totale, le vendite di auto ad alimentazione alternativa hanno visto un’impennata esponenziale (+143% rispetto al 2019), supportata soprattutto dai sostegni statali, dal lancio di nuovi modelli più efficienti e dall’estensione delle infrastrutture di ricarica.
Conclusioni sul mercato automotive
Il 2020 dell’auto, quindi, si è chiuso con tutti i numeri in rosso che certificano la crisi in atto. Dai dati, però, emerge l’importanza degli incentivi pubblici per il sostegno della propensione agli acquisti in uno dei settori che più incide sulla crescita economica del nostro Paese. Il recupero è ancora lento, ma si intravedono già i primi segnali per il pieno rilancio a partire dalla seconda metà del 2021.