Sulla scia dell’emergenza sanitaria in corso che non accenna ad attenuarsi, il settore automotive del 2021 ha visto una partenza con il freno a mano decisamente tirato.
Come abbiamo già visto a gennaio, anche nel mese di febbraio il consuntivo delle nuove immatricolazioni di autovetture è ancora in negativo.
Secondo i dati pubblicati da ACEA, l’Associazione Europea Produttori Automobili, le unità immesse in circolazione nei Paesi UE sono state 771.486, cioè una flessione del 19,3% rispetto al mese corrispondente dello scorso anno (956.430 immatricolazioni).
Per il Presidente dell’ANFIA, Paolo Scudieri, questo è il peggior dato di febbraio registrato dal mercato auto in termini di volumi dal 2013.
Nello specifico, il numero di nuove auto immatricolate segna un calo in tutti e cinque i major market europei: -19,0% in Germania, -38,4% in Spagna, -20,9% in Francia, -35,5% nel Regno Unito e -12,3% in Italia. La contrazione più contenuta del nostro Paese è dovuta principalmente ai benefici relativi agli incentivi stabiliti dalla Legge di Bilancio riservati anche alle autovetture con alimentazione tradizionale ed emissioni di CO2 fino a 135 gr/km.
La Germania è ancora in testa con 194.349 nuove immatricolazioni, mentre Svezia (+5,3%) e Norvegia (+3,3%) sono le uniche nazioni a rimanere in terreno positivo.
Sul versante delle alimentazioni, invece, il mese di febbraio ha fatto rilevare una perdita del 35,7% dei veicoli a benzina, del 37,5% delle auto diesel e del 15% di quelle a metano/GPL. Una tendenza completamente opposta per le auto ibride (+146%) e i modelli plug- in (+124%), grazie anche agli ecobonus e agli incentivi alla rottamazione.
Infine, per quanto riguarda i brand automobilistici, soltanto due sono in crescita a febbraio 2021: Alpine (+59,6%) e Smart (+70,1%).