Abbiamo intervistato Luca Zanetti, CEO di Fratelli Mariani, per conoscere quali saranno secondo lui gli scenari futuri dell’architettura e dell’industria, a partire dalla sua esperienza. Durante la chiacchierata sono emersi tanti spunti di riflessione interessanti soprattutto sull’organizzazione del lavoro all’interno di Fratelli Mariani e sulle sfide che le imprese italiane sono chiamate ad affrontare in un momento così delicato e incerto. Leggi l’articolo per conoscere meglio l’unica azienda produttrice sia di lamiere stirate che di tele metalliche.
Come ha vissuto Fratelli Mariani il periodo di chiusura forzata dovuta all’emergenza sanitaria?
All’interno della nostra azienda, come nel resto d’Italia e nel mondo, subito ci siamo sentiti impreparati, spiazzati e impotenti nell’affrontare una situazione, quella di una pandemia mondiale, senza precedenti.
Per quanto ci riguarda, abbiamo reagito immediatamente, individuando dei cluster produttivi separati per limitare al minimo l’interazione tra i lavoratori. In questo modo, gli eventuali casi positivi sarebbero stati circoscritti al cluster di provenienza e non avrebbero intaccato il flusso di Fratelli Mariani, che spazia in diversi settori: dall’alimentare al farmaceutico fino alla produzione di beni di prima necessità, come componenti.
Al di là di questa organizzazione aziendale, abbiamo utilizzato fin da subito tutti i sistemi di protezione richiesti, ancor prima che diventassero obbligatori per legge. Ad esempio, abbiamo adottato le mascherine a prescindere dalla distanza di sicurezza, ancora prima che ne venisse legiferato l’uso. Inoltre, abbiamo subito effettuato controlli in accesso della temperatura. Tutte queste misure di sicurezza, che continuiamo a seguire ogni giorno in modo meticoloso, ci hanno permesso di non avere alcun caso di Covid-19 all’interno della nostra azienda.
Infatti, non ci siamo mai fermati, nemmeno durante il lockdown, in quanto la nostra impresa opera con clienti la cui categoria merceologica è considerata essenziale. Perciò, Fratelli Mariani, in qualità di fornitore di queste aziende, è coinvolta in modo indiretto ma cruciale nella filiera dei beni di prima necessità, attraverso la trasformazione di metalli per la fornitura di tele metalliche e lamiere stirate.
Che cosa è cambiato e che cosa cambierà ancora nei settori in cui Fratelli Mariani opera, cioè l’architettura e l’industria?
Prima di tutto è cambiato l’approccio al fare impresa attraverso una nuova consapevolezza, a partire dalle modalità con cui tutti in azienda possono esprimersi e collaborare. Abbiamo ridotto all’essenziale l’interazione in presenza attraverso la comunicazione da remoto, grazie all’utilizzo di piattaforme per le videoconferenze e lo scambio di informazioni e dati, come Zoom, Skype, ecc…
Abbiamo anche introdotto lo smart working, che abbiamo poi utilizzato in misura inferiore nell’ultimo periodo. Infatti, disponiamo di spazi ampi e di molto superiori a quanto richiesto dal distanziamento sociale, oltre ad aver fin da subito disciplinato l’utilizzo della mascherina, come già detto in precedenza.
Con la produzione on site, buona parte del personale è ritornato in azienda per gestire in modo più tempestivo ed efficiente le richieste, che da remoto si sarebbero rivelate più complesse. Basti pensare all’importanza di vedere dal vivo e toccare con mano i prodotti per realizzare una campionatura. I nostri stessi collaboratori se ne sono resi conto, preferendo un interscambio di persona che non un confronto da remoto.
Inoltre, come in ogni periodo di crisi, c’è una forte selezione del mercato. Perciò, chi è capace di volgere il momento di difficoltà in maniera positiva, può cogliere delle preziose opportunità che in passato non sarebbero emerse. Per quanto riguarda la nostra azienda, dopo esserci riorganizzati e adeguati a tutte le disposizioni introdotte per il regolare svolgimento delle attività, abbiamo proseguito come facevamo prima, ma con una più profonda cognizione del percorso che ci ha portati fino a qui.
Nel lungo termine l’eccellenza verrà premiata: forti di 91 anni di storia, abbiamo il privilegio di operare in un contesto complesso, incerto e competitivo con una solidità alle spalle che ci permette di fare delle scelte oculate, ponderate e lungimiranti.
Perciò, questa situazione così difficile ci ha uniti ancora di più come persone e non solo come lavoratori. Ogni membro del team Fratelli Mariani, in totale un centinaio di collaboratori nella sede di Cormano, ha dimostrato subito una grande disponibilità con un atteggiamento responsabile, proattivo, flessibile ed empatico nel venire incontro alle esigenze aziendali. Tutto questo è il risultato di una fidelizzazione, costruita anno dopo anno in un clima sereno, dove si respira fiducia, rispetto, serietà e rigore.
Quali saranno le più grandi novità a cui state lavorando per il 2021?
Innanzitutto abbiamo mantenuto gli investimenti tecnologici in ricerca e sviluppo pianificati per il 2020 con l’introduzione di nuovi macchinari produttivi per tele metalliche e lamiere stirate. La nostra capacità produttiva è perciò progredita non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi.
Perciò, ci aspettiamo di raggiungere gli obiettivi prefissati per l’anno prossimo attraverso l’ampliamento della capacità produttiva e del tipo di range di prodotto, dallo spessore alla dimensione delle maglie, sia suoi nuovi prodotti sia su quelli già esistenti, che verranno realizzati con un’efficienza maggiore.
A tal proposito, stiamo perfezionando un nuovo concept di lamiera stirata, di cui non possiamo ancora svelare i dettagli, ma ne parleremo a breve, non appena concluderemo la fase di test. In poche parole, non ci siamo mai fermati nemmeno sul versante delle innovazioni di prodotto.
Ci sono nuove collaborazioni, partner, progetti all’orizzonte?
Al di là della nostra disponibilità ad aderire a iniziative internazionali, siamo sempre aperti a nuove opportunità di collaborazione anche con realtà esterne alla nostra. Al momento stiamo proseguendo il nostro processo di crescita interna. Quindi, avremo nuovi sviluppi di Fratelli Mariani in Germania, con l’inserimento nel team tedesco di nuove figure professionali. Anche nella nostra sede italiana l’organico è aumentato in entrambi i settori in cui è specializzata Fratelli Mariani, architettura e industria, e su tutti i fronti: commerciale, progettuale, produttivo e ingegneristico.
Stiamo anche cercando di superare il luogo comune secondo il quale i settori in cui operiamo sono per lo più maschili, grazie a un ufficio commerciale prevalentemente al femminile a alle nostre sales manager nella divisione architettonica. Buona parte della storia di Fratelli Mariani è la prova che le donne, con la loro determinazione e perseveranza, possono dare un contributo fondamentale e strategico a qualunque livello. Un esempio su tutti è Guglielmina Mariani, che per oltre 65 anni ha guidato Fratelli Mariani come Amministratore Unico e Presidente.
In un mercato così competitivo, dove l’esternalizzazione e l’internazionalizzazione sono all’ordine del giorno, qual è il segreto di Fratelli Mariani per continuare ad essere un’eccellenza italiana?
Ad oggi stiamo continuando a investire nella formazione tecnica del nostro personale. Si tratta di un percorso di crescita che dura anni e che nella maggior parte dei casi si conclude in modo positivo, sia in termini di apprendimento che di rapporto di lavoro.
All’interno della nostra azienda, i collaboratori non sono operai alla catena di montaggio, bensì operatori specializzati che combinano lavoro manuale con tecnologie costruite apposta per realizzare le nostre tele metalliche e lamiere stirate. Perciò, la nostra formazione è davvero su misura delle esigenze di Fratelli Mariani e dei suoi clienti.
Il rischio più grosso che le aziende italiane, nonché eccellenze manifatturiere e artigiane del Made in Italy, stanno correndo è la dispersione del know-how, la perdita di competenze e di skill tecniche. Per questo motivo, molte piccole e medie imprese scelgono di accorparsi a gruppi esteri, contraddistinti da elevate capacità di investimento nel mercato italiano.
La più grande sfida delle PMI del futuro, Fratelli Mariani compresa, sarà quella di rendere più appetibili i lavori artigianali tra i giovani, per poter affrontare il passaggio generazionale con minore incertezza del futuro e colmare il vuoto occupazionale con una formazione scuola-lavoro sempre più specializzata.
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