Il mese di aprile si apre con un leggero rialzo generale delle quotazioni dei metalli di base.
In particolare, la corsa dell’alluminio non accenna ad arrestarsi e si contraddistingue per un aumento del 6,5% rispetto al precedente marzo, raggiungendo i massimi da due anni a quota 2328 dollari la tonnellata (il picco più alto rimane quello del 19 aprile 2018 con 2597,5 $/ton).
Il trend in crescita dei prezzi è dovuto principalmente alla grande ripresa cinese, alla decisa ripartenza dell’economia USA, all’azione dei fondi speculativi e al riavvio dell’attività edilizia in Italia favorito dal Superbonus 110%.
Passando al rame, invece, si assiste a un incremento costante: la quotazione ad aprile tocca i 9187.50 dollari, in salita dello 0,04% in confronto al mese scorso.
Il metallo rosso è sempre più al centro degli interessi degli investitori e la tendenza rialzista è data dai piani di USA, Europa e Cina per energia pulita e auto elettriche.
Tra i metalli non ferrosi in forte ribasso, troviamo ancora il nickel.
Dopo l’impennata fino al picco di 19689 dollari del 22 febbraio scorso, continua la sua discesa anche ad aprile con un segno meno dello 0,7% (16049.00 $/ton).
Infine, lo zinco mostra un andamento mensile altalenante e si attesta a 2809.50 dollari la tonnellata con una lieve flessione dello 0,2% in raffronto a marzo.